Preplessità sul binomio Bambini e Difesa personale? L'approccio Ludico è la risposta

KUAI for Kids - Presupposti della prestazioneIn seguito alla pubblicazione del post 'Bambini e difesa personale: Giochiamo a difenderci,' nel gruppo istruttori si è aperto un dibattito su perplessità e preoccupazioni riguardanti l'insegnamento della difesa personale ai bambini. Il timore principale è che i bambini possano utilizzare le tecniche apprese fuori contesto. Queste preoccupazioni sono del tutto comprensibili e meritano attenzione. Tuttavia, è fondamentale chiarire che l'approccio alla difesa personale per i bambini può differire profondamente da quanto spesso si immagina.

È possibile lavorare con i bambini in modo sicuro e ludico, concentrandosi sui “presupposti della prestazione” propri degli sport Open Skill, eliminando così le problematiche temute.

L'Approccio Prestazionale vs. Ludico

Quando si parla di difesa personale per bambini, è fondamentale distinguere tra un approccio "prestazionale" e uno "ludico". L'approccio prestazionale si concentra sull'insegnamento di tecniche specifiche, spesso ripetitive e mirate a ottenere risultati immediati. Questa forma di “tecnicismo precoce” non è adatta ai biabini sia per le loro specificità di crescita psico-fisica, sia perché pone l’accento sull’azione di difesa in se’, e se queste vengono utilizzate fuori contesto, possono risultare pericolose, inoltre non tengono conto dell'estrema vulnerabilità dei bambini e delle bambine in età 7-12 anni.

Al contrario, un approccio ludico si focalizza sui "presupposti della prestazione" degli sport a Open Skill. Questi presupposti includono lo sviluppo di capacità cognitive, decisionali e motorie, che sono fondamentali per affrontare situazioni imprevedibili e variabili. In un contesto ludico, i bambini imparano a gestire lo stress, a prendere decisioni rapide, a cimentarsi con le attività di opposizione, e a sviluppare la coordinazione motoria in un contesto ludico.

I Presupposti della Prestazione negli Sport Open Skill

Gli sport Open Skill, come il calcio, il basket, il judo, la scherma, richiedono agli atleti di adattarsi rapidamente a situazioni sempre diverse. Questo adattamento non è solo una competenza fisica, ma anche cognitiva e psicologica. Ecco alcuni aspetti centrali che possono essere applicati alla difesa personale per bambini:

  1. Sviluppo della Variabilità Motoria: Negli sport Open Skill, non è sufficiente eseguire un movimento perfetto in condizioni ideali; gli atleti devono sviluppare la capacità di adattare i gesti tecnici a contesti variabili. Allo stesso modo, i bambini possono imparare a difendersi attraverso giochi che richiedono movimenti diversi e adattabili.

  2. Allenamento Cognitivo: Il cervello svolge un ruolo fondamentale negli sport Open Skill. Tecniche di allenamento come il decision training aiutano gli atleti a migliorare la capacità di analisi e reazione a stimoli complessi. Per i bambini, questo può tradursi in giochi che simulano situazioni di pericolo, aiutandoli a sviluppare la capacità di prendere decisioni rapide ed efficaci.

  3. Gestione dello Stress: L'adattamento mentale è cruciale per rispondere positivamente alla pressione. I bambini possono imparare a gestire lo stress attraverso attività che simulano situazioni di pericolo, insegnando loro a mantenere la calma e la concentrazione.

  4. Stimolazione Multi-Sensoriale: Gli sport Open Skill richiedono l'abilità di integrare stimoli visivi, tattili e uditivi. Allenamenti che simulano condizioni di gioco realistiche possono migliorare la sensibilità e la capacità di risposta agli input sensoriali. Per i bambini, questo può significare giochi che coinvolgono tutti i sensi, aiutandoli a sviluppare una maggiore consapevolezza del loro corpo e dell'ambiente circostante.

L'Importanza del Contesto Ludico

L'approccio ludico è fondamentale per coinvolgere i bambini e renderli partecipi attivi del loro apprendimento. Attraverso il gioco, i bambini imparano a riconoscere situazioni potenzialmente pericolose e a sviluppare una prima consapevolezza della difesa personale, sempre in un contesto di divertimento e apprendimento. Trasformare le lezioni di difesa personale in attività ludiche e divertenti è il modo migliore per coinvolgerli e far sì che apprendano in modo naturale e spontaneo a difendersi.

Ma quindi i bambini giocano e basta?

Assolutamente no! Il gioco è il veicolo attraverso cui i bambini imparano in modo naturale e spontaneo. Come diceva Jean Piaget, "Il gioco è il lavoro del bambino." Attraverso il gioco, i bambini sviluppano competenze fondamentali che li aiutano a navigare nel mondo reale. Facciamo qualche esempio chiarificatore:

  1. Contesti Ludici: Gli "ostacoli" che potremmo incontrae nel caso di fuga, diventano tappeti su cui strisciare, birilli da dribblare, “pesanti” sacchi da spostare, con un tocco leggero, sempre in forma di gioco.

  2. Decisioni in Tempo Reale: Mini-giochi di scelta rapida come ad esempio, “se suona il campanello sei in pericolo: scegli la via di fuga più vicina”, allenano la mente a attivare una reazione senza usare violenza.

  3. Stress Positivo: Piccole “missioni” a tempo, con feedback di incoraggiamento, insegnano a gestire l’ansia da prestazione termporizzata in modo costruttivo.

  4. Coinvolgimento dell’Aiuto Adulto: I bambini imparano a chiedere aiuto a un insegnante o genitore non come “fallimento”, ma come prassi normale: “Se mi sento in difficoltà, cerco un adulto di riferimento”.

  5. Tecniche Soft: Solo gesti che richiedono energia minima e non rischiano infortuni: lotta con regole, fuga, liberazione da prese, verbalizzazione, piccoli colpi o spintoni controllati, tutte attività che rappresentano allo stesso tempo i presupposti della prestazione in difesa personale, e i rudimenti di attività di difesa personale tutte adattate a bambini e bambine di 7-12 anni.

Conclusione

L'autodifesa per bambini dai 7 ai 12 anni deve essere concepita come un percorso educativo completo e ben strutturato, che tenga conto delle specifiche esigenze psicofisiche e cognitive dei bambini. Utilizzare il gioco come strumento principale è fondamentale, poiché il gioco non solo cattura l'interesse e la motivazione dei bambini, ma permette loro di apprendere in modo naturale e spontaneo.

Integrare tecniche di autodifesa appropriate è altrettanto importante, ma queste tecniche devono essere selezionate con cura per adattarsi alle capacità fisiche e mentali dei bambini. Le tecniche dovrebbero richiedere un minimo dispendio di energia e essere accettabili dal punto di vista della crudezza, in modo da non spaventare i bambini o renderli eccessivamente aggressivi.

Il contesto in cui queste tecniche vengono insegnate è altrettanto cruciale. La prevenzione, senza generare ansia, è il primo passo; i bambini devono imparare a riconoscere situazioni potenzialmente pericolose e a evitarle, senza però vivere in uno stato di costante allarme. La sottrazione e la fuga sono strategie fondamentali: i bambini devono essere incoraggiati a cercare di allontanarsi da situazioni di pericolo il più rapidamente possibile. Infine, la capacità di coinvolgere gli adulti è essenziale: i bambini devono imparare a coinvolgere gli adulti in caso di necessità, attraverso una comunicazione pronta ed efficace.

Ms Chatty Gipit

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