Quando si parla di difesa personale per bambini, è fondamentale ricordare che i bambini e le bambine non sono semplicemente "piccoli uomini o donne". Hanno esigenze specifiche che devono essere comprese e rispettate, poiché il loro sviluppo cognitivo, emotivo e fisico è ancora in corso. La loro crescita psicofisica e il loro modo di apprendere richiedono un approccio diverso rispetto a quello utilizzato con gli adulti, che tenga conto della loro naturale curiosità e del loro bisogno di esplorare il mondo attraverso il gioco e l'interazione.
Difendersi da cosa?
I bambini e le bambine dai 6 ai 12 anni possono essere esposti a una varietà di situazioni potenzialmente pericolose. Queste includono il bullismo a scuola, approcci indesiderati da parte di estranei e conflitti con coetanei. È importante che i bambini imparino a riconoscere queste situazioni e a reagire in modo appropriato, senza però vivere in uno stato di costante allarme o ansia.
Il gioco come chiave di accesso
Il gioco è l'elemento fondamentale per accedere all'interesse e alla motivazione dei bambini. Attraverso il gioco, i bambini imparano, esplorano e sviluppano le loro abilità. Anche quando si parla di autodifesa, il gioco non può mancare e diventa così il veicolo attraverso cui insegnare le basi dell’autodifesa, rendendo l’apprendimento interattivo, divertente e motivante. Attraverso attività ludiche, i bambini imparano a riconoscere situazioni potenzialmente pericolose e a sviluppare una prima consapevolezza della difesa personale, sempre in un contesto di divertimento e apprendimento. Trasformare le lezioni di difesa personale in attività ludiche e divertenti è il modo migliore per coinvolgerli e far sì che apprendano in modo naturale e spontaneo.
Oltre le tecniche
Pensare che le "tecniche" di autodifesa siano tutto ciò di cui i bambini hanno bisogno è irresponsabile. I bambini sono estremamente vulnerabili dal punto di vista psicofisico e non possono essere trattati come adulti in miniatura. Le tecniche, da sole, non sono sufficienti e possono risultare inefficaci se non integrate in un contesto più ampio.
Gli elementi fondamentali dell'Autodifesa for Kids
L'autodifesa per bambini si basa su tre pilastri fondamentali:
- Prevenzione senza ansia: Insegnare ai bambini a riconoscere situazioni potenzialmente pericolose senza instillare in loro paura o ansia. La prevenzione deve essere educativa e rassicurante, non allarmistica.
- Sottrazione e fuga: La priorità è sempre quella di allontanarsi da situazioni di pericolo. I bambini devono imparare a riconoscere i segnali di pericolo e a reagire rapidamente, cercando di mettersi al sicuro.
- Coinvolgimento degli adulti: I bambini devono imparare a riconoscere il pericolo e a chiedere immediatamente aiuto agli adulti, senza provare vergogna o timore eccessivo.
Fra le tecniche di autodifesa, solo quelle che richiedono un minimo dispendio di energia e che sono accettabili dal punto di vista della crudezza devono essere insegnate ai bambini. Le tecniche devono essere semplici, efficaci e adatte alla loro età e alle loro capacità fisiche. L'obiettivo non è quello di creare supereroi, né di generare un sentimento di terrore, ma di fornire loro abilità utili per prendere tempo e scappare o segnalare agli adulti le situazioni di pericolo.
Conclusioni
L'autodifesa per bambini deve essere concepita come un percorso educativo completo e ben strutturato, che tenga conto delle specifiche esigenze psicofisiche e cognitive dei bambini. Utilizzare il gioco come strumento principale è fondamentale, poiché il gioco non solo cattura l'interesse e la motivazione dei bambini, ma permette loro di apprendere in modo naturale e spontaneo.
Integrare tecniche di autodifesa appropriate è altrettanto importante, ma queste tecniche devono essere selezionate con cura per adattarsi alle capacità fisiche e mentali dei bambini. Le tecniche dovrebbero richiedere un minimo dispendio di energia e essere accettabili dal punto di vista della crudezza, in modo da non spaventare i bambini o renderli eccessivamente aggressivi.
Il contesto in cui queste tecniche vengono insegnate è altrettanto cruciale. La prevenzione, senza generare ansia, è il primo passo, i bambini devono imparare a riconoscere situazioni potenzialmente pericolose e a evitarle, senza però vivere in uno stato di costante allarme. La sottrazione e la fuga sono strategie fondamentali: i bambini devono essere incoraggiati a cercare di allontanarsi da situazioni di pericolo il più rapidamente possibile, infine, la capacità di coinvolgere gli adulti è essenziale. I bambini devono sapere a chi rivolgersi in caso di necessità e come comunicare efficacemente il loro bisogno di aiuto.
Ms Chatty Gipit